Credo che chiunque conosca ed ami un settore, dalla letteratura alla pesca sportiva, dagli orologi all'antiquariato, resti quantomeno contrariato da come certa stampa, nella presunzione di fare informazione, si getti avidamente sul sensazionalismo piuttosto che riferire con semplicità e chiarezza per far comprendere gli elementi più caratterizzanti del mondo che vorrebbe illustrare. Quando la curiosità del giornalista si manifesta con domande su quale é la cosa più cara, la più esclusiva, la più ricercata dai VIP, la più rara, la più originale, l'esperto di turno dovrà faticare non poco per spiegare che non esiste il meglio in assoluto, ma che per ogni singolo estimatore vi sarà sempre ciò che in quel momento ha raggiunto il primato tra le sue preferenze di cultore della materia, che vi è una relatività insita nelle scelte personali e che per apprezzare bisogna conoscere. Quindi plauso per quei giornalisti che si impegnano con convinzione ad informare e non solo a stupire lettori che, a dispetto di quanto troppo spesso si pensa, sono ben contenti di apprendere le sottili sfumature che sono proprie di ogni arte e passione. Certo non si pretende che ogni articolo sia una mini enciclopedia settoriale, ma almeno che fornisca i giusti suggerimenti per orientare il lettore verso una migliore conoscenza dell'argomento che, se lo desidera, approfondirà.


Ritengo sia abbastanza evidente che non è possibile indicare quale sia, per esempio, il migliore libro in assoluto, ma forse ognuno di noi ha un suo volume preferito, quello che ha segnato una tappa importante della sua vita.
Questa ovvia constatazione mi fornisce il pretesto per parlare del libro "Leggere il profumo", edito da FrancoAngeli, di cui sono co-autore con l'amica Ornella Pastorelli, nato per cercare di fare un poco di chiarezza e di informazione sul mondo della profumeria artistica, almeno per quello che concerne il panorama distributivo italiano. In realtà, l’impresa è nata da una boutade di Ornella che, in una delle nostre chiacchierate, mi ha coinvolto nella ricerca del possibile parallelismo tra libro e profumo. E' stato subito chiaro ad entrambi che di analogie simili se ne potrebbero individuare molte altre, con i quadri, le canzoni, la storia, i colori, i sogni e così via ma il gioco ci ha divertito e ci siamo scambiati una serie di e-mail, come in una sorta di filo di parole elettronico, in cui aggiungevamo di volta in volta un piccolo tassello a questo piccolo mosaico. Il filo conduttore delle nostre speculazioni è stato che un volume e una bottiglia di profumo iniziano davvero a vivere solo nel momento in cui vengono letti o annusati, hanno cioè bisogno di essere fruiti per esistere realmente. Iniziano una nuova vita, assolutamente inimitabile e diversa, per ogni singola persona che vi entri in rapporto perché la loro oggettività di volume o di bottiglia è pura apparenza, ma il loro essere è dinamicamente dipendente da come riescono a interagire con i sensi e le emozioni di chi legge o annusa. L'empatia che si crea in questi incontri è talmente coinvolgente e magica che, come nei colpi di fulmine, ci si convince di aver trovato il libro o il profumo della propria vita.


Quando si incappa in quello che diventerà il proprio profumo, si dovrebbero provare queste sensazioni e l'unico modo per provarle è innamorarsi, ovvero scegliere col cuore facendosi trascinare dalle emozioni. Guai ad affrontare razionalmente la scelta! Lasciati gli arditi parallelismi tra profumo e libro, ci siamo poi cimentati nell’illustrare quali siano i personaggi, i luoghi e le storie della profumeria artistica, fornendo una ricca documentazione in merito ai marchi e ai loro prodotti, oltre a una bibliografia per orientarsi in questo mondo. Il libro passa in rassegna le storie e le particolarità di quasi tutte quelle case che sono state ospitate lo scorso settembre dalla terza edizione di Fragranze, l'incontro organizzato annualmente da Pitti Immagine ai Giardini Corsini di Firenze, che quest'anno si è propagato invadendo pacificamente, oltre che le Limonaie, anche le splendide Scuderie della Principessa Corsini. Un evento che ha ammaliato i visitatori per la sua originalità e che si è confermato un piacevole momento di incontro tra gli appassionati. E’ stata anche un’evidente conferma del fatto che proporre qualità e originalità senza troppi clamori, ma permettendo al consumatore di conoscere, comprendere e possibilmente condividere le storie e le particolarità di espressioni creative, porta a una scelta più consapevole e convinta con soddisfazione sia dei clienti che degli operatori commerciali.