Più mi capita di scrivere di profumi d'autore e più mi rendo conto di quanto l'Italia sia particolare, in questo campo, rispetto al resto del mondo. Le fragranze di cui mi occupo professionalmente e di cui amo parlare, che non per niente sono definiti di nicchia, trovano ospitalità in circa il 4% delle profumerie italiane. Un numero solo apparentemente irrisorio: essendoci oltre 6mila punti vendita, quelli che propongono profumeria artistica sono in realtà 250, portandoci ad essere la nazione che vanta il più ampio numero di negozi di nicchia al mondo. In questi negozi vi sono persone animate da vero amore e passionalità nei confronti di un settore a cui si sono avvicinate quando non garantiva certamente grandi soddisfazioni economiche. Da veri amanti dell'arte della profumeria, si sono creati nel tempo una ottima reputazione presso i loro clienti, che sono tra i più severi e competenti. In Italia, tradizionalmente, ogni espressione della profumeria è sempre stata ben accolta e valutata senza preconcetti non per quello che vuole apparire, ma per quello è.


La storia ci ha reso cosmopoliti, tolleranti, aperti e forse più curiosi e creativi dei nostri cugini d'Oltralpe e d'Oltremanica, ma molto severi nei giudizi, probabilmente grazie al nostro particolare rapporto con le fragranze della natura, che si declina nella floricoltura, nella gastronomia e nell’enologia, dalla secolare dimestichezza con i sentori dell'Estremo Oriente, che risale alle repubbliche marinare, e dalle molteplici dominazioni e culture che hanno lasciato influssi tangibili anche sul nostro senso estetico, rendendoci più disincantati e meno campanilisti. Per questo negli ultimi 50 anni siamo stati il quasi esclusivo approdo per le creazioni artistiche più coraggiose, diventando l'implacabile giudice di clamorosi fallimenti, ma spesso il palcoscenico elitario di bellissimi debutti. Marchi storici e nuove geniali avventure costituiscono ora un patrimonio acquisito del piccolo grande network delle profumerie di nicchia italiane, che vanno cercate, scoperte e apprezzate. Ben poche di esse hanno una visibilità in Internet per una certa diffidenza verso un mezzo che sembra essere molto lontano dal fondamentale rapporto personale tra negoziante e cliente, lasciando in genere ai distributori il compito di realizzare delle vetrine on-line dei marchi come per esempio, www.cale.it; www.dispar.it; www.herbarium.it; www.kaon.it; www.mansfield.it; www.olfattorio.it. Nel resto del mondo invece, dove è molto più difficile trovare negozi che abbiano un valido assortimento di proposte "artistiche" di buon livello, Internet diventa quasi l'unico punto di riferimento per la comunità di appassionati. Alcuni interessanti esempi di negozi, unici nel loro genere, che hanno attivato anche un servizio in rete sono: www.ausliebezumduft.de (Germania); www.perfumeriaurbieta.com (Spagna); www.senteursdailleurs.com (Belgio); www.luckyscent.com (Los Angeles); www.aedes.com (New York); www.lusciouscargo.com (Florida). Tutti questi siti sono espressione dell’estro personale dei loro realizzatori che, oltre a vendere, veicolano le novità e le scoperte tramite un’intensa attività di invio di campioni ai propri clienti, raccolgono commenti e suggerimenti che a volte sono riportati in curiosi blog. Sarà facile verificare da questi siti che la presenza di marchi italiani, da noi a volte un poco trascurati se non snobbati, è invece sempre messa in risalto, fatto che ci induce una punta di orgoglio.

E' quindi quasi ovvio che le due manifestazioni che promuovono questo settore siano italiane: Fragranze, a Firenze, organizzata da Pitti Immagine nel mese di Settembre (www.pittimmagine.com), e Masterpieces, organizzata dal Cosmoprof di Bologna in Aprile (www.cosmoprof.it). La prima svolge il ruolo di punto di incontro esclusivo, di fucina di idee e di confronto di esperienze tra i numerosi operatori italiani che stanno consolidando una rete distributiva seria. Una sorta di opificio, in cui i distributori di profumeria artistica cooperano, in un lavoro di squadra, per far sì che i loro concessionari possano garantire a una clientela selezionata di avere la più ampia panoramica di belle proposte che rispettino e onorino i parametri di coerenza, unicità e continuità. Masterpieces, invece, ha realizzato, nell'ambito della più importante manifestazione fieristica mondiale dedicata al beauty, un'area chiaramente connotata e separata dalla profumeria convenzionale, una sorta di elegante e raffinata pinacoteca, in cui, senza ausilio di artificiose scenografie, i profumi devono farsi ammirare per i loro contenuti, per la magica composizione dei loro oli essenziali. Il messaggio, indirizzato soprattutto ai mercati esteri, è che queste fragranze con un'anima, se non possono contare su negozi gestiti da appassionati, hanno almeno necessità di spazi ad hoc, aree in cui ci deve essere una coerenza tra quanto esposto e un servizio estremamente personalizzato, fatto di conoscenza e passione. Quello che abbiamo realizzato in Italia negli ultimi decenni è oggi degno di essere studiato con molta attenzione e di essere esportato.