L’istinto guida verso un’immagine olfattiva, una storia sensoriale. Quando si vuole fare un regalo ad una signora viene spesso spontaneo pensare ad un profumo. Semplice vero? Quando però si considera che in media vengono lanciati almeno 250 profumi nuovi ogni anno, che i profumi si assomigliano sempre di più e che la destinataria del nostro omaggio è molto speciale, ci coglie una sorta di panico, sapendo che, di fronte a un’immensa offerta, la probabilità di sbagliare è alta, se non quasi certa.


Che ne sappiamo di cosa è cambiato nei gusti delle donne in fatto di fragranze? A chi rivolgersi? Per fortuna esiste una Profumeria Artistica, un mondo particolare, di nicchia, i cui prodotti sono creati senza alcun condizionamento di marketing. Se ne sa molto poco, infatti è proposta in non più del 5% delle profumerie in Italia, Paese in cui questo mondo ha avuto il maggior sviluppo. Il sito www.extrait.it fornisce un elenco dei punti vendita italiani, aggiornato in continuazione, che offrono questa profumeria affascinante.


Ma come si fa a scegliere la fragranza giusta? Il miglior consiglio è fidarsi del proprio inconscio. Se conosciamo davvero la persona a cui vogliamo fare il regalo, chiediamoci quali sono i dati salienti del suo carattere, le sue scelte stilistiche nell’abbigliamento, le sue letture, i suoi viaggi, i suoi cibi preferiti e, quando sentiremo dei profumi che ci consigliano, annusiamoli chiudendo gli occhi e proviamo a sforzarci di immaginarli indossati da lei. Esprimono alcuni aspetti del suo carattere? Ci sembrano coerenti con l’immagine che abbiamo di lei? Non dobbiamo pensare di non saper rispondere a queste domande, in realtà il nostro inconscio si esprime quotidianamente sui profumi che sentiamo sulle signore che incontriamo o frequentiamo. Dobbiamo solo dare retta al nostro, spesso infallibile, istinto.


La profumeria femminile si è evoluta nel tempo, è diventata meno monolitica, si affida sempre meno ad archetipi. La ricerca, le contaminazioni, le sperimentazioni, sono sempre più presenti. Non dimentichiamo che quando nel 1922 venne creato Chanel N°5, era completamente al di fuori dagli schemi della profumeria convenzionale, così come Opium o , per gli uomini, Eau Sauvage negli anni 60.I codici protestanti del bon ton e della riservatezza della profumeria femminile inglese o la sensualità conturbante della profumeria francese sono in gran parte acqua passata.


Oggi in un profumo femminile non è raro trovare note che attingono dall’universo culinario, dallo zenzero alla vaniglia, dal cumino al pepe rosa. Accanto alle più classiche note floreali possiamo trovare legni esotici e essenze aromatiche, come rosmarino e salvia. Senza dimenticare che tutto ciò che nella profumeria maschile rappresentava potere, territorio, forza e intensità oggi è sempre più spesso presente anche nelle fragranze for her.


Le nostre compagne oggi sono dirigenti che prendono decisioni, viaggiano, vivono due realtà, lavorativa e familiare, che richiedono disciplina ed organizzazione. Un vecchio detto dice “l’uomo lavora otto ore al giorno, la donna più del doppio”. Ma le signore ambiscono anche a non rinnegare quegli aspetti romantici e sensuali che hanno ispirato poeti e pittori nei secoli. Così oggi anche il profumo esprime la donna multitasking. Quel meraviglioso mix di tenerezza e fragilità che convive con determinazione e concretezza. E’ difficile comprendere come una donna riesca a dedicarsi al suo uomo e allo stesso tempo ad essere guida e maestra nell’organizzazione familiare o un sergente di ferro sul lavoro.


Quindi se la donna a cui state pensando la “ritrovate” in un profumo dalle spiccate note verdi, un cuore di gelsomino e rosa, tracce frizzanti e speziate e un fondo che sembra solido come una quercia e caldo come una coperta di cashmere, compratelo e regalateglielo.


Non fermatevi mai a tentare di capire quali siano gli ingredienti, se vi siano quelli che credete le piacciano, quello che conta, come in qualunque opera d’arte, è l’impatto complessivo, l’effetto sui nostri sensi, il carattere e le emozioni che vengono evocate. Ascoltate il profumo e lui vi saprà dare un’immagine, una forma olfattiva, quasi una microstoria e voi dovrete solo capire se l’attrice a cui pensate potrebbe calarsi in quella sceneggiatura.